venerdì 3 settembre 2010

«Con il berlusconismo la politica è una fogna»

“E con il virgi-merchiorismo polesano?”



















Ormai abbiamo superato, almeno in politica, la teoria della “ri-duzione del danno”. Per cui, per noi, un partitocratico di destra è perfettamente uguale ad un partitocratico di sinistra.
La Filibusta di questo blog condivide appieno le parole del capo del Pd Pierluigi Bersani, «francamente abbiamo visto in questo agosto terrificante come il secondo tempo del berlusconismo possa far regredire la politica alla fogna. Questo è il rischio che abbiamo davanti», ma sottolinea come la profonda fossa (anche biologica) in cui è caduta la politica e la cultura polesana è uno s-profondo causato dal virgi-merchiorismo di centro-sinistra. Un Giano bi-fronte della partitocrazia, dicasi ghenga, polesana con le effigi di: Tiziana Virgili presidente Provincia e Fausto Merchiori sindaco di Rovigo.
In foto le due facce del Giano polesano: Tiziana Virgili e Fausto Merchiori

martedì 15 dicembre 2009

Franco Pavan, scribacchino del Gazzettino





















Un “coccodrillo” (di taglio "lacostiano") a ricordo di Franco Pa-van, affinché, tanto insipido e nullo e ta(p)pino, lasci traccia nella storia. Uno scribacchino nato per “Il gazzettino”: detto, per faccia e per la parlantina, Pavan “codice gallina”.
Si de-scrive qui dell’arroganza petulante e priapica del Pavan Franco che diffama Biancoenero, e viene segnalato all’Ordine dei Giornalisti del Veneto, ma quando gli si ricorda “Impara a leggere prima di scrivere”, si incaponisce e minaccia “Io ti denuncio. Te la faccio pagare”.

CON QUELLA BOCCA PUÒ DIRE CIÒ CHE VUOLE
“Con quella bocca può dire ciò che vuole”, proferiva Virna Lisi in un siparietto pubblicitario del Carosello di tanti anni fa e poi tut-ti a nanna. Una frase che ben si adatta a Franco Pavan, perché ha “la bocca all’altezza del buco del culo”, si potrebbe continua-re per gli adulti, citando Fabrizio de Andrè. “Io ti denuncio”, “Io te la faccio pagare”, mi strilla contro, giovedì 10 dicembre, ver-so le 11, durante il consueto giro a raccogliere “veline”, prima in Provincia –entrata principale, e poi in Comune – rampa per di-sabili, Franco Pavan, detto “faccia da gallina”, secondo la con-suetudine di antropomorfizzare le cose, tipo la “faccia”, che diventa, umanizzata della luna.
Per chi non lo avesse mai sentito nominare, Franco Pavan, che si auto-concupisce l’adone del pollarium, è uno scribacchino nato e con-formato per “Il Gazzettino”, a riprova dell'assio-ma "Dio li fa e poi li accoppia”. L’accoppiata (ma sarebbe il caso di considerarla ammucchiata considerati anche Frezzato e Fortunati) è col capo-cornista della “caponara” gazzettiana Donato chicchirichì Sinigaglia, ruolo al quale Franco coccodè Pavan, forte del suo Q.I. (62 su 69 del “codice”) aspira.

LA FEDERCACCIA ED IL CANE DA RIPORTO
La frase del denunciante Pavan viene strillata a risposta di “Im-para a leggere pri-ma di scrivere” che gli avevo rivolto poco prima: si riferisce all’articolo di diffamazione verso Biancoenero scrit-to dal Pavan in data 3 novembre, “Bellan minacciato su internet”. In quella nota il Pavan falsa completamente l’articolo parodistico sull’incursione degli “animalisti” a Federcaccia di Ro-vigo, pubblicato su Redazione Biancoenero in data 21 ottobre. Un articolo suddiviso in due parti: A - cronaca; B - parodia.
Nella sezione parodia, col presidio Arci Ridada ad Arci Caccia, ed il cineforum con “Il cacciatore” di Cimino, si svelava anche che sotto lo striscione incriminato (“L’unico cacciatore buono è quello morto”) la Digos ne aveva rinvenuto un altro dal tito-lo “L’unico assessore alla caccia buono è quello morto”, di cui si forniva inedita immagine. Da qui, per non saper leggere e capire né l’umorismo né la parodia, il Pavan descrive le “minacce” di Biancoenero all’assessore caccia. Da qui è stata inoltrata “retti-fica a norma di legge” al Gazzettino, e successiva segnalazione per diffamazione all’Ordine dei Giornalisti.
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Blitz animalista a Federcaccia di Rovigo

LA REDAZIONE A BECCHIME DI REGIME
Ma è probabile che l’articolo diffamante non sia mangime del sacco del Pavan, ma gli sia stato dettato dal capocornista Donato Sinigaglia, un altro che, per dirla con Anthony de Mello, è un pollo domestico che razzola rasoterra credendo di essere un’aquila nell’alto dei cieli. E si potrebbe continuare, nell’eser-cizio di antropomorfizzazione, ricordando il Pavan “né mosca né bixa né serpent” secondo Giacomo da Verona, per concludere che il cognome è forse più declinabile, ed ha la sua probabile origine, nel Tavan: un tavan che svolazza rasoterra, all’altezza di merde, pacciughi e pantegane.
Nell’immagine d’archivio (S-Correggioli), Franco Pavan e Donato Siniga-glia davanti all’autobotte dell’attività, parallela a quella di giornalisti, che hanno creato. E' da qui che deriva l'espressione "giornalisti di m...".
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venerdì 13 luglio 2007

CERVELLO: CRUCIALI 'CELLULE STELLA', EINSTEIN NE AVEVA DI PIU'

ROMA - Forse non è un caso che l'unica differenza tra il geniale cervello di Albert Einstein e quello di soggetti normali fosse la presenza di un numero più elevato di 'cellule stella' (astrociti), ma non di neuroni, in due aree cerebrali implicate nelle più alte funzioni cognitive.
Infatti, uno studio a firma italiana pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Neuroscience, mostra per la prima volta che gli astrociti, considerati finora semplici cellule 'accessorie', hanno un ruolo da 'coprotagonista' insieme ai neuroni nella trasmissione ed elaborazione delle informazioni nel cervello.
"Abbiamo trovato le prime solide prove del fatto che gli astrociti modulano l'attività dei collegamenti nervosi (sinapsi) facendone variare la forza", spiega Andrea Volterra, Direttore del Dipartimento di Biologia Cellulare e Morfologia dell'Università di Losanna, il coordinatore del lavoro svolto in collaborazione con le Università di Padova e Oslo. Proprio la forza relativa delle sinapsi, precisa Volterra, "controlla il passaggio e l'elaborazione cerebrale ed è alla base della memoria e delle più alte funzioni cognitive". Gli astrociti costituiscono il 90% delle cellule del cervello e il 50% della sua massa. Nonostante ciò, spiega Volterra, per oltre un secolo considerati la 'colla del cervello', ovvero elementi isolanti interposti tra i circuiti neuronali per ridurre la dispersione dei segnali d'informazione e aumentarne la precisione spazio-temporale, gli astrociti restavano la popolazione cerebrale più misteriosa. Adesso, usando moderni metodi di imaging, precisa, gli astrociti vengono riabilitati e si scopre tutta la loro importanza per il funzionamento del cervello.
"Focalizzando la nostra attenzione su un circuito che collega la corteccia cerebrale alla sede della memoria (l'ippocampo) e il cui malfunzionamento è responsabile dei primi sintomi di declino delle capacità cognitive nel morbo di Alzheimer - racconta Volterra - abbiamo potuto osservare che, durante la trasmissione sinaptica di tale circuito, gli astrociti circostanti 'rispondevano' e, cosa ancor più importante, abbiamo notato che perturbando i segnali generati negli astrociti, inducevamo delle modificazioni nell'attività sinaptica dei neuroni. In altre parole, i nostri dati suggeriscono per la prima volta l'esistenza di sinapsi 'astrociti-neuroni' a fianco delle sinapsi classiche tra neuroni".
Le "nostre scoperte - rileva Volterra - dimostrano quindi che nel cervello sono presenti nuovi circuiti di segnalazione tra neuroni ed astrociti, la cui esistenza aggiunge vari ordini di complessità alle capacità d'elaborazione del cervello, gettando le basi per una rivoluzione concettuale riguardo alla nostra comprensione del funzionamento cerebrale". In cerca del segreto del genio di Einstein, un'analisi anatomo-patologica pubblicata nel 1985 aveva mostrato che il suo cervello aveva un numero più elevato di astrociti, ma non di neuroni, ricorda Volterra, e forse sono proprio queste 'nuove stelle' il segreto del suo genio. Adesso, conclude lo scienziato, "studieremo le implicazioni della scoperta sulle funzioni della memoria e, di conseguenza, sulle disfunzioni cognitive in patologie come l'Alzheimer".